PARANORMAL GROUP - Approfondimenti sul mondo dell'ignoto

MOSTRI, FATE E FOLLETTI FAMOSI, Un piccolo dizionario x voi :)

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/2/2004, 04:07
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
27,872

Status:


MOSTRI, FATE E FOLLETTI FAMOSI


BANSHEE

In irlandese Bean Sidhe, ovvero Donna Fatata. Questo folletto, come il Far Gorta, differisce dalla condotta generale dei folletti solitari per via della sua disposizione, generalmente buona. Forse non è affatto una di loro, bensì un folletto socievole divenuto solitario a causa dei tanti dolori patiti. Il nome corrisponde a quello del meno comune Far Shee (in irlandese Fear Sidhe), un folletto di sesso maschile. Lancia lamenti, come sa la maggior parte delle persone, in occasione della morte di un membro di qualche antica famiglia irlandese. Alle volte è nemica della casata, e le sue grida sono di trionfo, ma più spesso ne è amica. Quando a lamentarsi arriva più di una Banshee, l'uomo o la donna che sta morendo deve essere stato molto pio, o molto coraggioso. Alle volte si comporta senza alcun dubbio come uno dei folletti socievoli. Cleena, che fu un tempo una principessa irlandese, poi una divinità del Munster e attualmente è una Sheoque, è menzionata come tale dal più importante cultore di antichità irlandesi. E' diffusa la convinzione secondo cui la Banshee che lancia grida di trionfo non sia un vero e proprio folletto, bensì lo spettro di qualcuno che ha subito dei torti da un avo della persona morente. Alcuni sostengono, erroneamente, che non vada mai oltremare, ma risieda sempre nel suo paese.



BERRETTO ROSSO

E', nel folklore irlandese, un goblin malvagio che vive in mezzo alle rovine dei castelli e vigila sul confine tra Scozia e Inghilterra, cambiando spesso dimora per distogliere l'attenzione dei curiosi. Lo si distingue facilmente per i suoi grandi occhi fieri e rossi e, naturalmente, per il cappellino rosso. E' basso e tarchiato, rassomiglia ad un vecchio con una lunga capigliatura grigia eccetto per il fatto che ha artigli d'aquila invece delle mani. E' capace di muoversi con particolare rapidità sebbene indossi stivali di ferro. E' in perenne cerca di prede umane per rinvigorire il colore del suo cappello che dipinge col sangue. Può sopraffare qualsiasi essere umano a meno che la vittima, prima che sia penetrata dagli artigli, citi la Bibbia, in questo caso al suono delle parole sante sparisce immediatamente.



BUCCA

E' l'hobgoblin della Cornovaglia, associato ai navigatori e ai minatori. Come il coboldo tedesco si ritiene dimori nelle miniere di stagno, ma si dice anche viaggino sui venti del mare predicendo i naufragi. La Bucca è una creatura volante che può essere resa docile con l'offerta di pesce preso dalla nave, poche gocce di birra scura, qualche briciola al raccolto.



CARIDDI

Mostro marino della mitologia greca. Nell'Odissea (XII, 101 e seg.) sii narra che essa abitava invisibile sotto uno scoglio dominato da un fico selvatico, di fronte allo scoglio di Scilla. Tre volte al giorno inghiottiva l'acqua del mare, e tre volte la risputava, costiituendo un terribile pericolo per i naviganti. Secondo una tradizione post-omerica essa era figlia di Ge e Poseidone (Eneide, III, 420), precipitata negli abissi del mare poichè colpevole di aver rubato i buoi di Eracle.
Cariddi, come Scilla, è una manifestazione della grande dea infera connessa agli abissi marini. Cariddi è stata localizzata, come Scilla, nello stretto di Messina, di cui costituisce la sponda sicialiana.



CERBERO

Mostro della mitologia greca, custode dell'aldilà. La tradizione classica lo presenta generalmente come un cane a più teste (tre, o cinquanta, o cento).

Esiodo (Teogonia, 311) presenta C. come un cane a tre teste, figlio di Tifone e di Echidna e fratello dell'Idra. Egli è di guardia alla foce infera dell'Acheronte, scodinzola per dare il benvenuto ai morti che giungono, ma non lascia tornare indietro nessuno.

L'undicesima fatica di Eracle consistette nel catturare il cane infero. Quando Eracle scese negli inferi, C. alla vista dell'eroe si andò a nascondere sotto il trono di Ade (Virgilio, Eneide, VI, 396). Quest'ultimo permise ad Eracle di impadronirsi di C. solo se fosse riuscito a catturarlo senza armi (Apollodoro, 2.5.12): Eracle strinse C. alla gola e potè incatenare il cane infero, il quale tentava inutilmente di morderlo con la coda-serpente. C. fu poi trascinato in catene da Eracle fuori dall'Ade, sulla via di Tirinto, atterrendo chi assistette al suo passaggio. Secondo una tradizione (Apollodoro, 11.5.12) Eracle stesso poi ricondusse C. nell'Ade; secondo un'altra versione il cane sfuggì ad Eracle presso la fonte tra Micene e l'Eraion di Argo, che da allora fu chiamata l'acqua che libera. Nell'Eneide (VI, 419) Enea riesce a penetrare nel Tartaro gettando a C. una focaccia che lo addormenta.



CHIMERA

Mostro della mitologia greca, secondo la tradizione abitava la Licia; era figlio di Tifone e di Echidna, era stato allevato da Amisodaro, re di Caria. Secondo la descrizione omerica (Iliade, VI, 181-182) aveva la testa di leone, il corpo di capra e la coda di dragone (o serpente), dalla sua gola uscivano fiamme. Bellerofonte, per ordine di Iobate, l'uccise con l'aiuto di Pegaso.



COBOLDO

Nel folklore tedesco i Coboldi sono spiriti che abitano nelle miniere e amano dar fastidio agli umani. Sono burloni ma non malvagi, infatti possono anche venire in soccorso per ragioni incomprensibili. Nell'iconografia sono rappresentati come piccoli diavoli come un cappello conico, scarpe appuntite, una coda pelosa e piedi spelacchiati al posto delle mani.
Sono considerati come i più pericolosi e brutti tra i faeries. Secondo alcune fonti i Coboldi sono imparentati ai brownies.



DRAKUL

In Moldavia i drakul (non è da queste creature che Bram Stoker ha tratto il nome per il suo celeberrimo vampiro) sono le persone morte al di fuori della Chiesa, scomunicate.



EFFASCINANTI

Licostene ce li descrive come uomini dallo sguardo micidiale e dalla doppia pupilla.



GILLYGALOO

Creatura della "mitologia degli accampamenti dei boscaioli del Wisconsin e del Minnesota", come la chiama Borges. Fa il nido nelle scarpate laterali della famosa Pyramid Forty, depone uova quadrate, affinchè non rotolino e si perdano. I boscaioli cuociono le uova e le usano come dadi.



GOBLIN

Sono piccole creature malvagie. Appaiono sottoforma di animali, sono ladri e villici e annoverano i morti tra i loro compagni. Amano tentare la gente con frutti fatati, ma non sono del tutto cattivi, comunque. I goblin delle miniere (simili ai Knockers) battono colpi dove sanno che ci sono giacimenti di oro. Per evitare la loro ira bisogna lasciargli del pastie (il pranzo tipico dei minatori).



HEIDRUNN

Capra gigantesca che bruca il fogliame del pino della Valhalla. Dalle sue mammelle sgorgano fiumi di birra che dissetano gli einheriar, i valorosi guerrieri caduti in battaglia che continuano a vivere nella Valhalla.



HEL

Nella mitologia nordica figlia di Loki e di Angrbodhra. Orrenda d'aspetto, è preposta da Odino a governare i territori inferi destinati ad accogliere gli spergiuri, gli adulteri e gli assassini; il suo regno ha il suo stesso nome.



IDRA DI LERNA

Animale mostruoso della mitologia greca, il cui nome significa "serpente d'acqua". Era figlio di Echidna e viveva nelle paludi di Lerna che rappresentavano il limitare del regno della morte. Il suo alito uccideva gli uomini ed essa devastava il paese facendo razzia del bestiame. Aveva cento teste, una delle qualiera immortale: fino a che quella testa non fosse stata tagliata, le altre, pur mozzate, sarebbero ricresciute immediatamente.

Tuttavia Eracle, in una delle sue dodici fatiche, riuscì ad uccidere l'Idra. Egli affrontò il mostro, assieme al nipote Iolao, presso la sorgente Amimone. Con frecce infuocate obbligò l'Idra ad uscire dalla sua tana sotterranea e la decapitò più volte con una spada ricurva (un'arma rituale molto antica utilizzata anche da Perseo per uccidere la Medusa). Intanto un gigantesco granchio tentava di ferire l'eroe, che però riuscì ad ucciderlo. Con l'aiuto di Iolao, che bruciava con un tizzone le ferite dell'Idra, impedendo alle teste di ricrescere, Eracle riuscì a tagliare la testa immortale del mostro e la seppellì sulla strada di Eleunte dopo aver intinto le proprie frecce nel veleno che ne sgorgava. Il granchi mostruoso fu assunto in cielo e divenne il Cancro dello Zodiaco.



KNOCKERS

Sono un tipo di Coboldi, vivono nelle miniere e sono normalmente di natura benevola. Con un ticchettio segnalano dove siano le vene ricche. Sebbene siano amici dei minatori, possono anche tirargli brutti scherzi; per un knocker non c'è nulla di più divertente che terrorizzarli, trasformando la sua brutta faccia in qualcosa di molto più orribile, mentre si esibiscono in danze strane. Un po' del cibo dei minatori deve essere lasciato per i knocker, altrimenti impazziscono e diventano causa di cattiva sorte. Quando non sopportano qualcosa o qualcuno sono soliti sibilare, maledire e gettare sassi inoffensivi. Nelle centinaia di miniere abbandonate della Cornovaglia i knockers stanno ancora aspettando i minatori per guidarli alle vene ricche.

In Galles sono chiamati Coblynau (o Coblyn). In Germania una variante dei knockers è costituita dai Wichtlein.



LEVIATANO

Il suo nome viene dalla mitologia fenicia; nella tradizione di Ras Shamra era il simbolo della nube tempestosa che atterrisce Baal e conduce sulla Terra l'ondata benefica. Ma questo simbolismo tratto dai miti agrari ha preso una storia ed una dimensione molto più vasta. Infatti venne poi considerato come un mostro del Caos primitivo; secondo l'immaginario popolare si sarebbe risvegliato attirato da una maledizione diretta contro l'ordine esistente. In tal senso sembra vada interpretato anche il passo della Bibbia Giobbe, 3,8. Da ricondurre al Leviatano, secondo alcuni, sarebbe la figura del drago dell'Apocalisse, 21,3 che incarna la resistenza contro Dio delle potenze del Male. Il Leviatano è un enorme animale marino menzionato nel Vecchio Testamento quale nemico di Dio. E' chiamato anche "il Serpente fuggiasco" (Giobbe, 15,13). I capitoli 40 e 41 di Giobbe ne danno una descrizione terrificante. Viene associato al ricordo storico del coccodrillo simbolo dell'Egitto ed evoca anche l'immagine del mostro vinto da Jahvè alle origini. E' una creatura che sputa fuoco, di una mole tale che quando nuota in superficie il mare ribolle. Governa su tutte le creature del mare in modo spietato e crudele. La sua pelle è come una doppia cotta di maglia con scaglie nella parte posteriore tanto grandi da sembrare scudi e nella parte inferiore tanto affilate e dure da sembrare cocci. Spade ed arpioni scalfiscono appena questa protezione. Emette fumo dalle naricie fiamme dalla bocca. Le sue pinne irradiano una luce brillante e i suoi occhi sono come i bagliori dell'alba. Se eccitato è in grado di inghiottire momentaneamente il Sole e le streghe profittavano di quest'eclissi per lanciare i loro malefici.

In origine furono creati due Leviatani, ma non appena Dio si rese conto che in coppia avrebbero distrutto la Terra combinando le proprie forze, ne uccise uno. Con la pelle del Leviatano ucciso Dio realizzò gli "abiti della pelle" per Adamo ed Eva (anche conosciuti come "abiti della luce").

Il Leviatano è una delle tre creature che saranno servite della festa alla fine dei tempi. Quindi la sua pelle sarà tesa a formare una volta celeste dalle mura di Gerusalemme per illuminare il mondo.

Il mostro appariva anche nelle cosmogonie babilonesi; Tiamat, il mare, dopo aver contribuito a dare la vita agli déi era stata vinta e sottomessa da uno di loro: Yahvè. Questa vittoria anteriore all'ordinamento del Caos lo vedeva mantenere sempre in soggezione il mare e i mostri che lo popolavano.



MEDUSA

Delle tre gorgoni, Medusa era l'unica mortale. Il suo nome che significa "la sovrana" coincideva con un appellativo di Poseidone e una tradizione mitica ricordava che essa era stata rapita appunto dal dio del mare tra i fiori di primavera. Una misteriosa duplicità caratterizzava la Medusa: di lei si diceva che avesse un bel volto, e al tempo stesso che somigliasse alle Erinni, che avevano un aspetto orrendo. Si diceva inoltre che la sua vista tramutasse in pietra ogni mortale. Fu uccisa da Perseo, che la decapitò con l'aiuto di Ermes e di Atena. Dal collo reciso di Medusa balzarono fuori il cavallo alato Pegaso e l'eroe Crisaroe (colui che ha la spada d'oro). Il capo di Medusa, consacrato ad Atena da Perseo, fu portato dalla dea come ornamento della corazza e dello scudo; altre versioni affermavano, però, che esso fosse conservato da Persefone negli Inferi e che la regina dell'aldilà lo inviasse incontro a chi tentava di penetrare fino a lei.

Nella genesi della maschera della Medusa intervennero sia elementi di tradizioni preistoriche (il leone e il serpente), sia presumibili apporti orientali (il demone assiro Hubaba) ed egizi (il dio Bes).



NOSFERAT

Nel folklore rumeno sono i figli illeggittimi nati morti da genitori pure illeggittimi. Essi possono trasformarsi in qualsiasi tipo di animale, rendere sterili gli uomini ed ingravidare le donne per assicurarsi così un erede, anch'egli sarà un nosferat.



PAMARINDO

Folletto che abita nei pressi di Gemona (Friuli). E' piccolo e grasso, sia le scarpe che il cappello sono di rame ed è dotato di una corsa straordinaria. Spesso, però, il pamarindo, che è sempre pronto a fare brutti tiri agli uomini, richiama a sè il bestiame con un fischio e si getta in una rupe, in modo che gli animali lo seguano, mentre lui saltella tra le rocce senza graffiarsi nemmeno.



PEGASO

Nella mitologia greca è il cavallo alato, figlio della gorgone Medusa e di Poseidone, venne alla luce dal collo troncato della madre uccisa da Perseo. Sulla sua groppa, questi ritornò in Grecia dal paese delle Gorgoni e liberò Andromeda. Bellerofonte, anch'egli figlio di Poseidone, cercò di impadronirsi di Pegaso, mentre il cavallo alato stava bevendo alla fonte Pirene sgorgata sotto il colpo del suo zoccolo; vi riuscì soltanto quando Atena gli donò un morso dorato. Da allora Pegaso fu il cavallo di Bellerofonte e lo accompagnò in tutte le sue avventure. Secondo una tradizione, quando Bellerofonte volle salire sull'Olimpo, Pegaso lo disarcionò. Molto probabilmente la figura di Pegaso si ricollega alle numerose tradizioni sul cavallo trasportatore nell'aldilà, con particolare riferimento a Poseidone che fu dio del cavallo per eccellenza. Il motivo delle acque infere (per cui Poseidone divenne ad un certo punto dio marino) affiora nella figura di Pegaso nel suo stesso nome che deriva da pegh che significa "sorgente", secondo altri invece l'origine del suo nome è da ricercare nel fatto che sarebbe nato alle sorgenti dell'Oceano. E' legato alle tempeste e "porta il tuono e il fulmine per conto del prudente Zeus", come dice Esiodo.



PIXIES

Folletti con i capelli rossi e vestiti verdi. Fanno parte della Corte Benedetta, sono folletti burloni cui piace far scherzi agli uomini. Il loro maggior divertimento consiste nel far perdere l'orientamento ai viaggiatori. Un metodo efficace per proteggersi dai loro scherzi consiste nell'andare in giro con la giacca messa alla rovescia. Un Pixie famoso è il Puck de Sogno di una Notte di Mezza Estate di Shakespeare.



SATIRI

Esseri mitologici della Grecia, la cui patria era il Peloponneso o l'Arcadia, antico centro culto di Pan, il dio caprino. I Satiri avevano orecchie, corna, coda e piedi caprini. Trascorrevano una vita spensierata fra i monti e le foreste, fra canti, suoni e giochi. La loro unione con Dioniso si ebbe nel VI secolo a.C. ad Atene e contemporaneamente la loro rappresentazione perde il tipo selvaggio ed animalesco.

Alcuni studiosi hanno sostenuto che la tradizionale iconografia animalesca dei Satiri rispecchi i travestimenti con pelli di capre previsti per i danzatori in alcune feste dionisiache. Il loro nome significa probabilmente "i pieni", con riferimento al loro stato di continua eccitazione erotica.



SCILLA

Mostro marino della mitologia greca. Figlio di Forco o di Tritone ed Ecate, o di Lamia, o di Cratais. Mostruosa e minacciosa, aveva 12 piedi o tentacoli e 6 teste, ciascuna con tre fila di denti; abitava presso lo stretto di Messina, sulla costa calabra, di fronte allo scoglio di Cariddi e cercava di ingoiare i naviganti. Ulisse riuscì ad evitarla, ma non potè impedirle di divorare sei dei suoi compagni. Si narrava che Scilla avesse rubato i tori di Eracle e fosse stata poi uccisa dall'eroe. Forco le aveva ridato la vita, bruciandone e bollendone il corpo, e dopo la sua rinascita Scilla non temeva più neppure la regina degli Inferi. Versioni tardive affermavano che Scilla, un tempo bellissima, era stata trasformata in mostro a causa della gelosia di Anfritrite o di Circe, che Glauco aveva rifiutato per amore di lei.

Le raffigurazioni più diffuse di Scilla la mostrano con torso di donna che alla vita diveniva corpo di cane con due teste e finiva in coda di pesce o serpente marino. Era chiamato anche Tyrsene (l'etrusca).



SERPE DEL MONDO

Figlio di Loki e di Angrbodhra. E' il gigantesco rettile che cinge tra le sue spire il globo terrestre. Nemico giurato di Thor: alla fine dei tempi verrà ucciso dal dio che, però sarà travolto dalle sue venefiche esalazioni.



SIRENE

Nella mitologia greca esse erano figlie di Acheloo, nate dalle gocce di sangue cadute dalle sue ferite quando Eracle gli spezzò un corno, o a lui partorite da Sterope. Esse venivano raffigurate con testa femminile su di un corpo di uccello dai pronunciati attribbuti femminili (i seni) e dai grandi artigli. A volte la parte inferiore del corpo aveva forma di uovo. Attributo tipico delle S. erano gli strumenti musicali: in particolare la lira ed il doppio flauto.

La più celebre narrazione mitica in cui compaiono le S. è quella contenuta nell'Odissea: nel suo viaggio sul mare verso l'Alidilà, Ulisse è assediato dalle S. che cercano di affascinarlo con il loro canto e dichiarano di conoscere tutto ciò che accade in ogni luogo della terra. Per non cedere alle S., contro le quali era stato posto in guardia dalla maga Circe, Ulisse si fa legare all'albero della nave dai compagni, ai quali ha turato le orecchie con la cera. La moinaccia insita nel fascino delle S. corrispondeva alla loro natura infera. Si narrava infatti che esse erano figlie di Ctonia, e cioè delle profondità della terra, ed erano inviate da Persefone. Loro compito era affascinare che giungeva nell'Aldilà, rendendo piùdolce la morte ( e l'iconografia classica conserva immagini di S. maschili, barbate, destinate ad allietare le donne sulle soglie degli inferi). Zeus aveva assegnato alle S. l'isola Anthemoessa (la fiorita), la cui immagine coincide con il loro aspetto erotico; ma il prato fiorito su cui stavano le S. appariva ai naviganti pieno di cadaveri umani.

L' immagine delle S. con il corpo di uccello sopravvisse nell'arte paleocristiana (vedi Ulisse e le S. nel cimitero di S. Callisto a Roma).

A partire dal XII secolo, però, il nome di S. iniziò a designare soprattutto una figura di donna con la parte inferiore del corpo a forma di pesce. Questo particolare tipo di S. è documentata letterariamente per la prima volta nel trattato De monstris, del VI secolo.


Nel folklore irlandese fanno parte della schiera dei folletti socievoli. Così le descrive W.B. Yeats in un suo studio: "Si dice che questi folletti d'acqua siano comuni. Una volta ho chiesto a una contadina se i pescatori del suo villaggio ne avessero mai vista una. "Di certo non fa loro per nulla piacere vederle", mi ha risposto., "perchè portano sempre il brutto tempo." Alle volte le Sirene escono dal mare con le sembianze di piccole mucche senza corna. Quando assumono le nostre sembianze hanno coda di pesce e portano un berretto rosso chiamato in irlandese cohuleen driuth. I maschi della specie hanno, secondo Croker, i denti verdi, i capelli verdi, gli occhi porcini e il naso rosso; ma le loro donne sono belle, e alle volte preferiscono qualche bel marinaio ai loro innamorati dai capelli verdi..."



TRITONE

Divinità marina, figlio di Poseidone e di Anfitrite. Esiodo (vv. 930 e segg.) afferma che T. "il grandemente potente", vive nella reggia sottomarina del padre ed è un dio terribile. La tradizione più antica gli attribuiva una figura ibrida, con la parte superiore umana e quella inferiore di pesce. Sposò Ecate. Si narrava che l'argomento Eufemo, eroe di Tera (Libia) e fondatore della dinastia Battiade di Cirene, avesse ricevuto in dono da Tritone una zolla di terra in Libia; egli poi gettò la zolla nel mare, e così nacque l'isola Calliste, detta in seguito Tera.



TROLL

Nella mitologia scandinava i Trolls sono creature brutte e cattive e nemiche del genere umano. Sono molto più grandi e forti degli umani e lasciano le loro caverne per cacciare solo dopo il buio. Se si espongono alla luce del sole immediatamente si trasformano in pietra. I Trolls sono molto golosi di carne umana. Nei miti successivi sono suppergiù delle dimensioni di uomini o di elfi e si pensa siano i proprietari di tesori nascosti. A volte sono, sebbene molto raramente, descritti come amici e molto meno cattivi.



YOWIE

Una specie di yeti avvistato nella zona delle Montagne Blu, in Australia. L'ultimo avvistamento è stato nel dicembre del 1979. I testimoni lo hanno descritto come una creatura simile ad un uomo, alto due metri e mezzo, coperto di peli.



ZIZ

Lo Ziz, menzionato nel Libro dei Salmi, è un uccello di mostruose dimensioni che governa su tutti gli altri esseri volanti. Le ali sono così grandi che, spiegate, trasformano il giorno in notte oscurando il Sole. Le sue penne proteggono la Terra dalle tempeste che provengono dal Sud. Fu creato per proteggere i più deboli ed indifesi tra le creature del cielo. Senza di esso gli uccelli più piccoli sarebbero già stati annientati da molto. L'uovo dello Ziz è grande in maniera inimmaginabile.
Vi è il ricordo di un'immane catastrofe per una sua caduta accidentale sulla terra; il suo fluido inondò sessanta città e l'urto distrusse trecento cedri giganti nella foresta del Libano. I Giudei considerano lo Ziz "cibo permesso" (kosher).
 
Top
view post Posted on 13/2/2004, 04:10
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
27,872

Status:


nn sono tutti, ovviamente ce ne sarebbero molti altri, ma vi ho elencato i più famosi......se xò volete, potete segnalarcene altri, x aggiornare la nostra "biblioteca" !
 
Top
L4d^Y^N3y
view post Posted on 14/2/2004, 13:29




voglio le fotoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!
 
Top
view post Posted on 18/2/2004, 20:41
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
27,872

Status:


Se le trovo te le metto, ovviamente nn penso esistano vere foto di queste creature, ma solo disegni che le raffigurano. Farò una ricerca, e se troverò materiale lo posterò
 
Top
Celtic*Elly
view post Posted on 27/2/2004, 01:18




vorrei aggiungere a proposito delle Banshee, che in Scozia sono anche chiamate le "donne della fonte" perchè vengono spesso avvistate mentre lavano dei panni sporchi di sangue ad una fonte, una fontana, o un ruscello e sono viste come delle vecchie. Invece in Irlanda sono quasi sempre giovani donne. Una particolarità è che i loro gemiti sono uditi dai familiari della persona che sta per morire, mai dal "quasi-defunto".
 
Top
view post Posted on 27/2/2004, 01:24
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
27,872

Status:


Si, l'ultima cosa che hai scritto la conoscevo....cioè in pratica quando si sente una Bansheee che lancia strazianti urli o gemiti, significa che un lutto sta x verificarsi presso una determinata famiglia (quella che ode tali suoni). Ehm...sinceramente se vivessi in Irlanda, mi metterei i tappi nelle orecchie giorno e notte
 
Top
Celtic*Elly
view post Posted on 27/2/2004, 01:31




capita solo alle famiglie di antica origine celtica, tranquilla =P In effetti ci sono delle leggende simili anche nel nord Italia, perchè i Celti sono arrivati anche qui (dico "qui" perchè sono di Udine). In Carnia si parla spesso della vecchia urlatrice...
 
Top
view post Posted on 27/2/2004, 01:43
Avatar

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
27,872

Status:


ah, sei di Udine Ok, sei mezza celtica allora Skè.... ho sentito parlare anche della Vecchia Urlatrice. Pure io sono del nord anche se mista, xò devo dire che anche noi in Italia abbiamo molte leggende, alcune di esse tramandate dalla tradizione celtica x l'appunto.
 
Top
7 replies since 13/2/2004, 04:07   1273 views
  Share