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I MISTERI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDA, Un mistero mai risolto

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view post Posted on 2/6/2004, 20:35
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I MISTERI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDA

Navi e aerei scomparsi, come annullati con un inantesimo, bussole impazzite e apparecchiature di bordo bloccate......ecco alcuni degli avenimenti più insoliti accaduti nel famigerato Triangolo delle Bermuda nel passato.
E voi, credete a tutto ciò?

Incidente di viaggio. "Giovedì 13 settembre: in questo giorno, all'inizio della notte, gli aghi delle bussole si spostavano verso Nord Ovest, e alla mattina volgevano alquanto verso Nord Est (...). Sabato 15 settembre: al cominciar della notte videro cader dal cielo una meravigliosa striscia di fuoco, a quattro o cinque leghe dai navigli (...). Lunedì 17 settembre: i piloti fecero il punto, e riconobbero che le bussole non indicavano la giusta direzione; e i marinai se ne stavano timorosi e accorati, e non dicevano di che. L'Ammiraglio se ne accorse, ed ordinò ai piloti che allo spuntar del giorno tornassero a fare il punto, e, preso il Nord, trovarono che gli aghi erano buoni."
Questi incidenti di navigazione sono tratti dai Giornali di Bordo di Cristoforo Colombo, scritti mentre era in rotta per il Nuovo Mondo. In quei giorni le tre caravelle navigavano nel bel mezzo di un triangolo di mare delimitato a nord dalle attuali Bermuda, a ovest dall'isola di Grand Bahama e a sud da Portorico. Fu forse proprio allora, in quel lontano settembre 1492, che ebbe inizio la sinistra fama di quella zona ora nata come "Triangolo Maledetto" o Triangolo delle Bermuda: un posto dove le bussole smettono di funzionare e "meravigliose strisce di fuoco" cadono dal cielo.
Ma la storia ha anche un secondo inizio, molto più recente. Alle ore 14 del 5 dicembre 1945 cinque aerei TBM Avengers della marina americana partirono dalla base di Fort Lauderdale (Florida) per un'esercitazione di tiro al bersaglio. La squadriglia puntò verso est, in direzione delle Bahamas, raggiunse il bersaglio, completò l'esercitazione e imboccò la strada del ritorno. O, almeno, credette di imboccarla. Alle 15.15, infatti la torre di controllo di Fort Lauderdale ricevette un messaggio dal comandante, il tenente Charles Taylor. "Chiamo la torre. Emergenza. A quanto sembra siamo fuori rotta. Non riusciamo a vedere la terra…" E ancora: "Non sappiamo la nostra posizione! Non sappiamo dove sia l'ovest… Qui non funziona più niente… Anche il mare non è dove dovrebbe essere!". La base di Fort Lauderdale ricevette qualche altro confuso messaggio: "Tutte le mie bussole sono guaste", "Non so dove ci troviamo", "Nessuna terra è in vista".
Le comunicazioni, sempre più disturbate e contradditorie, continuarono fino alle 16. Poi, più niente.
Un apparecchio di ricognizione fu inviato immediatamente sulla zona dove gli aerei avrebbero dovuto trovarsi. Era un grosso Martin Mariner. L'apparecchio inviò un messaggio a proposito dei venti che soffiavano con intensità al di sopra dei 1800 metri. Furono le ultime parole del suo comandante, il tenente Kane. Anche il Martin Mariner interruppe ogni contatto con la base, senza alcuna apparente ragione. Trecentosette aeroplani, quattro cacciatorpedinieri, diciotto vedette della guardia costiera, centinaia di aerei e imbarcazioni private parteciparono alla più colossale ricerca della storia. Novecentottantacinque miglia quadrate di mare furono perlustrate palmo a palmo ma non fu rinvenuta nessuna traccia (macchie di olio, zattere di salvataggio, relitti galleggianti o altro) che potesse far pensare a un incidente.
La commissione d'inchiesta che si occupò del caso non espresse un parere. Ascoltò cinquantasei testimonianze in quattordici giorni di udienze; esse vennero verbalizzate e il caso fu chiuso. Per la cronaca, il 18 Maggio 1991 la stampa ha dato ampio risalto al ritrovamento della squadriglia perduta, dichiarando così definitivamente risolto il mistero; qualche giorno dopo però la notizia è stata smentita: i relitti rinvenuti nelle profondità marine appartenevano ad aerei più recenti.
Abbiamo detto "secondo inizio". Infatti fu dopo questo incidente inesplicabile che si cominciò a collegare quel tratto di mare con altre sparizioni dall'apparenza inquietante avvenute in passato. Nel 1800 la U.S.S. Pickering sparì tra la Guadalupa e Delaware; nel 1814 la U.S.S. Wasp scomparve nei Caraibi; e poi il Grampus, la Maria Celeste, l'Atlanta. Un'infinità di navi o inghiottite dal nulla oppure ritrovate, come la Rosalie, completamente vuote, abbandonate senza apparente ragione dall'intero equipaggio. Dopo quel fatidico 5 dicembre, le sparizioni non accennarono a dimunuire. Nel libro Without a Trace (Senza Traccia) Charles Berlitz, uno dei principali studiosi dell'argomento, elenca 143 tra navi e aerei "svaniti" in quella misteriosa zona di mare. Sempre Charles Berlitz che, nel suo primo libro sull'argomento The Bermuda Triangle (Il Tringolo delle Bermuda, 1974), elenca le "possibili" spiegazioni date da vari studiosi del fenomeno delle sparizioni.
Eccone alcune delle più affascinanti: le navi sono "rapite" dagli Ufo, l'ipotesi è stata ripresa nel film Incontri ravvicinati del terzo tipo: ricordate che all'inizio gli apparecchi Avenger scomparsi riappaiono dopo quasi 40 anni in deserto del Messico?); la presenza di armi mai disattivate costruite da una civiltà precedente alla nostra e dotata di una tecnologia infinitamente superiore; esperimenti militari condotti dal governo americano (il segretissimo "ESPERIMENTO DI FILADELFIA" per rendere invisibile le navi a mezzo di campi magnetici); deformazioni spaziotemporali o addirittura magia nel senso tradizionale del termine. Il libro di Berlitz ottenne un successo straordinario, ed il suo autore diventò d'improvviso celebre e ricco. Anche il Triangolo delle Bermuda balzò all'improvviso alla ribalta. Al misterioso tratto di mare si ispirarono numerosi film (generalmente piuttosto brutti); insomma, "il Triangolo" diventò un vero e proprio affare.
Il mistero risolto: così si intitola il libro pubblicato da Lawrence David Kusche The Bermuda Triangle Mystery Solved, pubblicato nel 1975, un anno dopo quello di Berlitz. L'autore afferma che nessuna sparizione avvenuta nel "Triangolo" è più misteriosa di tante altre avvenute nel mare. Con grande meticolosità esamina gli "avvenimenti misteriosi" caso per caso, a partire da quello di Cristoforo Colombo, e trova delle spiegazioni "razionali". Fa rilevare che fu Colombo stesso a trovare una spiegazione (un po'semplicista, in verità) per lo strano comportamento notturno degli aghi della bussola. Nei suoi diari Colombo scrisse infatti: "e ciò fu perchè non si muovono gli aghi, ma la Stella Polare". Per quanto rigurda la scomparsa degli Avenger, Kusche asserisce che si è trattato di una serie di sfortunate coincidenze. I piloti erano allievi, che non conoscevano ancora bene i loro apparecchi; secondo gli interrogatori della commissione d'inchiesta il loro comandante, il tenente Taylor, avrebbe chiesto di essere sostituito nella missione, probabilmente perchè non stava bene. E, per quanto riguarda il Martin Mariner, sarebbe precipitato forse proprio a causa dell'estrema turbolenza segnalata dal comandante stesso.
Kusche ce la mette tutta a demolire le ipotesi fantasiose. Ricorda che nel mondo esistono altre zone "pericolose" come il "Triangolo delle Bermuda": in Giappone ce n'è una analoga, il "TRIANGOLO DEL DRAGO". E che, percentualmente, le sparizioni registrate non sono più numerose di quelle che avvengono in altri tratti di mare naturalmente pericolosi (a causa di correnti, venti, e altro). Ma è proprio questo impegno addirittura maniacale a rendere il suo libro poco convincente. Insomma, sembrano quasi più plausibili le spiegazioni "impossibili" di Berlitz che quelle "possibili" di Kusche.
Al largo delle coste della florida, negli Stati Uniti, esiste una misteriosa area formata da una immaginaria linea che collega Miami, Porto Rico e le isole Bermuda. Essa è conosciuta come il Triangolo del Diavolo. Qui, durante gli ultimi due secoli, sono scomparse, in misteriose circostanze, più di quaranta navi e una ventina di aerei. Nonostante le accurate ricerche effettuate, non sono mai stati ritrovati ne i corpi delle vittime, ne i resti di un incidente. E' possibile per una nave o un aereoplano scomparire nelle acque dell'oceano senza lasciare la benchè minima traccia? E' possibile, ma non molto probabile, perchè rimane sempre qualche traccia. Dove è finita la nave inglese Atlanta, scomparsa con 300 soldati a bordo nel 1880? Quale è stata la sorte del DC-3 Star Ariel, scomparso in volo nel gennaio del 1949? Dove sono finiti i 5 cacciabombardieri della portaerei americana Avenger, mai rientrati da un normale volo di ricognizione? Il triangolo delle Bermuda è così diventato una sinistra terra di nessuno, egualmente temuta da marinai e piloti. Molti di questi ultimi, a dispetto del loro scetticismo, hanno registrato realmente strani fenomeni: compassi che ruotavano freneticamente senza essere stati toccati, perturbazioni improvvise, segnali radio distorti e altre inspiegabili anomalie della strumentazione di bordo. Gli investigatori, in assenza di prove concrete, hanno cercato di spiegare queste strane avventure chiamando in causa le variazioni del campo magnetico, o aberrazioni atmosferiche come un "buco nel cielo", un'area ancora sconosciuta, nella quale gli aerei possono entrare ma non uscire, oppure cause naturali: tempeste tropicali, errori umani. Tutto questo però non spiega ne giustifica l'assenza totale di S.O.S. e di tracce. Altri hanno pensato ad un buco temporale, che catturerebbe navi ed aerei proiettandoli nel passato o nel futuro, rendendo quindi vana ogni ricerca. Fantascienza? Forse, resta però il fatto che non è ancora stata trovata una spiegazione veramente attendibile delle forze misteriose ed incredibili che agiscono nel Triangolo delle Bermuda.
 
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_ciullo_
view post Posted on 2/6/2004, 22:02




madre
!!1
hai immaggini xena oppure non possono farle altrimenti non tornano?
 
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view post Posted on 2/6/2004, 23:31
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Ottimo lavoro.....devo dire che quel vortice nel mare mette davvero paura...
 
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_ciullo_
view post Posted on 3/6/2004, 08:54




anche a me
 
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PaintMaster
view post Posted on 28/10/2004, 21:05




klingon ha risposto per me a questo "fenomeno" io lo quoto dalla discussione "cicap"
 
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Mary1979
view post Posted on 29/10/2004, 04:31




Guarda che il "quote" non è visibile......

Mary
 
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view post Posted on 29/10/2004, 21:06
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nn ho capito mica.... (e due..)
 
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7 replies since 2/6/2004, 20:35   177 views
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